Lockdown, Guido Crosetto: "Ormai è chiaro, si arriva a una nuova chiusura"

martedì 27 ottobre 2020
Guido Crosetto

Guido Crosetto

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Ormai mi sembra chiaro che si arriverà ad una nuova chiusura”. Così Guido Crosetto si è espresso su un tweet, basandosi su una serie di dichiarazioni e input che sono arrivati negli ultimi giorni. A partire da Walter Ricciardi, il consigliere del ministro della Salute che sta spingendo forte per il lockdown mirato: “A Milano e Napoli uno può prendere il Covid entrando al bar, al ristorante, prendendo l’autobus. Stare a contatto stretto con un positivo è facilissimo perché il virus circola tantissimo. In queste aree il lockdown è necessario, in altre no”.

In pratica Ricciardi sostiene quello che si sarebbe dovuto fare al posto di un altro Dpcm inutile: chiusure generali “punitive” per le attività ritenute “non essenziali” saranno l’ennesimo buco nell’acqua di questo governo, dato che l’unico modo per riportare sotto controllo la curva epidemiologica è un lockdown non generale, bensì da attuare solo nei territori più in crisi. Sarebbe bastato applicare la logica: non si capisce perché bar, ristoranti, piscine, palestre, teatri e cinema che rispettano le regole debbano per esempio chiudere in Basilicata, dove ieri ci sono stati appena 8 contagi e non c’è una vera emergenza. Tra l’altro queste chiusure inutili avranno anche un costo molto pesante, come fatto notare anche da Crosetto: “Pare che adesso si stanzino da 2 a 5 miliardi per mettere una pezza ad un problema che hanno creato loro e che poteva essere evitato con regole chiare e controlli. È tutto normale? Non era meglio lasciare aperti i ristoranti fino alle 22 e usare i 5 miliardi per altro?”. 

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