
Alessandro Sallusti a Non è l'Arena: "Il coronavirus come lo spread nel 2011, Conte finirà come Berlusconi"

"Un colpo a salve". Alessandro Sallusti, in collegamento con Massimo Giletti a Non è l'Arena, si mostra scettico sul Dpcm firmato domenica mattina da Giuseppe Conte che di fatto istituisce un semi lockdown fino al 24 novembre.
"Non sono mica del Pd". Murgia, che figuraccia: Sallusti la mette all'angolo? Lei risponde così: grassissime risate
"A salve perché sparato troppo tardi, la situazione ormai è fuori controllo. Vedo un'analogia molto forte con quello che è accaduto con lo spread nel 2011 - azzarda il direttore del Giornale -. Non so se vi ricordate. Lo spread saliva ogni giorno, in maniera inesorabile, e il governo Berlusconi ogni giorno diceva faremo questo, faremo quello. Era troppo tardi, e si è visto com'è andata a finire. Il governo Conte in 8 mesi ha inanellato errori, ritardi, millanterie. Conte per me è sincero, vuole fare qualcosa. Il problema è che è troppo tardi".
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