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Vittorio Sgarbi contro Roberto Speranza: "Il libro che non è uscito? Scemenze e idiozie, l'unica cosa buona fata dal Covid"

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Il libro scritto in piena emergenza coronavirus, ma mai uscito di Roberto Speranza sta diventando un caso (l'uscita era prevista per ieri, giovedì 22 ottobre). Il titolo, "Perché guariremo", non è dei più azzeccati vista la seconda ondata da coronavirus e così, si suppone, la sua diffusione è stata sospesa. 

Un fatto che ha del ridicolo a detta di Vittorio Sgarbi. Il critico infatti non ha perso l'occasione per punzecchiare il ministro della Salute. "Il libro di Speranza? Non è uscito perché avrà raccontato cose già sceme in origine ma, siccome non sanno come va a finire, e lui avrà fatto qualche riflessione ottimistica, hanno deciso di ritirarlo", ha spiegato all’Adnkronos per poi proseguire: "Questo ritiro è una fortuna del cielo e per sapere il contenuto del libro basta vedere quello che ha detto Speranza in questi mesi in aula, ovvero: idiozie per creare allarme".

 

 

Sgarbi, da sempre contrario agli allarmismi, si trova però a dover ammettere che i nuovi casi da coronavirus non sono poi così pochi. Almeno rispetto alla tesi di Speranza: "Le ragioni per cui non esce, probabilmente, sono legate al fatto che la tesi del libro, quando l’ha chiuso, era più ottimistica di quello che poi sta realmente capitando oggi". In fin dei conti - constata il critico d'arte - "il coronavirus ha fatto qualcosa di positivo: il libro non è uscito, grazie".

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