Luca Palamara a Le Iene, imbarazzo Pd: "Nessuna interruzione di rapporti dopo la nomina", David Ermini mente?
"Quale interruzione di rapporti?". Luca Palamara intervistato da Antonino Monteleone per Le Iene, mette in imbarazzo David Ermini, vicepresidente del Csm in quota Pd. Eletto grazie al sostegno dell'ex presidente dell'Anm ed ex membro del Consiglio superiore della magistratura che l'ha radiato pochi giorni fa. Palamara ribadisce la sua versione: con Ermini si è sentito e visto più volte, anche dopo l'elezione di Ermini, nonostante l'esponente del Pd neghi con sdegno le circostanze. "Ci sono stati una colazione a Montemartini - spiega l'ormai ex magistrato -. Un pranzo al ristorante Mamma Angelina. Una cena a casa mia. Un aereo preso insieme. Un convegno insieme a Milano".
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"Se voi leggete le chat - spiega Ermini sempre alle Iene - capite che io ho immediatamente troncato i rapporti con 'la mia corrente', cioè il gruppo di cui sarei espressione". Replica di Palamara: "Allora io sono sicuro e certo. Dopo la nomina del 27 settembre del 2018, che è stata la nomina del nuovo vicepresidente del Csm sono continuati regolarmente i rapporti di cortesia e direi di stima reciproca con il vicepresidente del Csm, tanto in occasioni conviviali presso la mia abitazione, tanto presso incontri nel gruppo di unità per la Costituzione, l’ultima volta addirittura il 7 maggio del 2019 ci siamo sfiorati a Pristina, in Albania, in occasione di un convegno-incontro organizzato. Non c’è stata mai nessuna interruzione, come non c’è stata mai come dire nessuna variazione rispetto a quelli che erano gli ordinari rapporti che ci sono sempre stati con noi, nessuna interruzione, mai".
"I rapporti - conclude l'ex pm - sono continuati tranquillamente dopo, gli incontri sono continuati tranquillamente dopo, con l’onorevole Lotti e l’onorevole Ferri ci siamo visti tranquillamente dopo, insieme al vicepresidente Ermini, così come col procuratore generale Fuzio. Sono tutte cose documentate, rispetto alle quali penso c'è ben poco da aggiungere". Si parlava "di tutto ciò che riguardava l’attività del Consiglio Superiore della Magistratura, dal disciplinare fino ai direttivi, fino alle valutazioni di professionalità, fino alle commissioni dei concorsi, di tutto. Tutto ciò che riguardava la vita del Consiglio Superiore. Oggi ogni quattro anni va valutata l’attività e la carriera del magistrato e quindi anche da quel punto di vista spesso vicende che riguardano i magistrati possono sicuramente incidere".