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Andrea Crisanti, previsione sbagliata: "Altro che Natale, si è già sbriciolato il sistema", lockdown subito?

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“Il problema non è tanto attivare delle misure di restrizione, ma è fare degli investimenti per tenere i contagi bassi. Altrimenti andremo su e giù, e siamo solo ad ottobre”. Andrea Crisanti ha commentato con la solita lucidità l’attuale situazione dell’epidemia da coronavirus, che è tornata ad essere la principale preoccupazione dell’Italia a causa della seconda ondata che è arrivata anche qui dopo essere esplosa in Europa. Il microbiologo dell’università di Padova aveva previsto che saremmo arrivati ad una sorta di lockdown a Natale, ma questa ipotesi sembra essere già stata superata dagli eventi, che non promettono nulla di buono per i prossimi mesi: “Per una volta che sono stato ottimista sono stato smentito. Avevo previsto il lockdown durante le feste pensando che i positivi aumentassero in maniera graduale - ha spiegato - non mi sarei mai aspettato che il sistema territoriale di contrasto e tracciamento si sbriciolasse così velocemente”. Alla luce di quanto accaduto nelle ultime ore e soprattutto dei due Dpcm firmati da Giuseppe Conte nell’arco di appena cinque giorni, è chiaro che presto potrebbe arrivare un ulteriore inasprimento delle misure. “È giusto bloccare la movida per salvare la scuola e il lavoro”, ha dichiarato Crisanti che ha anche approvato l’eventuale introduzione del coprifuoco, avvenuta per ora soltanto in Lombardia, dove la situazione è di nuovo critica: “Male non fa, purtroppo non è più tempo di stare davanti ai locali e frequentare luoghi affollati, ma di limitare i contatti superflui, come ben indicato dagli ultimi due decreti del governo”. 

 

 

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