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Coronavirus, Walter Riccardi: "Lockdown mirati". Ecco la mappa delle città nel mirino

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Il Dpcm firmato da Giuseppe Conte a distanza di cinque giorni dall’ultimo ha lasciato un po’ tutti interdetti, perché il governo ha sostanzialmente confermato le stesse misure già prese per limitare la diffusione del contagio da coronavirus, aggiungendo la delega ai sindaci per eventuali coprifuoco locali. In pratica il premier ha tenuto sulle spine un intero Paese per tutta la giornata di domenica, salvo poi fare cilecca con una mini-stretta che rischia di non essere abbastanza alla luce della crescita esponenziale dei positivi e dei ricoverati.

Anche Walter Ricciardi, consigliere del ministro Roberto Speranza per l’emergenza coronavirus, è apparso piuttosto critico sul Dpcm in un intervento ad Agorà su RaiTre: “Io farei degli interventi mirati rafforzando le decisioni nazionale, purtroppo in questa fase devono chiudere alcune attività in maniera chirurgica. Io non parlerei di Lombardia, ma per esempio di Milano. Non parlerei di Campania ma di Napoli e di alcune aree metropolitane, comincerei a preoccuparmi per Roma. In generale le misure prese vanno bene per tutto il Paese, ma ci sono delle aree dove la curva esponenziale dei contagi è talmente forte che per evitare che tra due settimane vengano prese d’urgenza altre misure è assolutamente necessario farlo ora”. Insomma, Ricciardi traccia la mappa delle città da sottoporre a lockdown.

Quindi i fari di Ricciardi sono puntati sulle grandi città in cui sta dilagando il contagio: “La situazione è preoccupante perché di fatto l’epidemia soprattutto in alcune aree del Paese ha cominciato a crescere in modo esponenziale e questo, come abbiamo imparato dai mesi precedenti, significa che dopo un certo punto il raddoppio dei casi si ha ogni due o tre giorni”. In definitiva il Dpcm firmato da Conte non è sufficiente per alcune aree specifiche del Paese: “C’è necessità di integrare queste misure perché, quando tu hai una città che ha già migliaia di casi, significa che sei alla vigilia di una pressione enorme sui tuoi sistemi sanitari e questo lo devi evitare”. 

 

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