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Guido Bertolaso a Tagadà: "Lockdown? Ci metterei il governo, della seconda ondata sapevano anche i sassi"

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Un Guido Bertolaso scatenato, quello che tiene banco a Tagadà, il programma di Tiziana Panella in onda su La7, la puntata è quella di giovedì 15 ottobre. Già, è arrivato il momento delle rivincite, dopo mesi di attacchi, insulti e sfottò per l'ospedale in Fiera a Milano, che ora sembra drammaticamente destinato a riaprire. Ma l'ex capo della protezione Civile non parla di quello. Punta infatti il dito contro il governo. Il tema, va da sé, è la pandemia, il coronavirus. "La seconda ondata? Lo sapevano anche i sassi. Ma nessuno si è preoccupato della prevenzione", premette con tono deciso. Poi l'attacco si fa circostanziato, nel mirino ci finisce il premier, Giuseppe Conte, con la sua squadra. Nelle ultime ore siamo spaventosamente tornati a parlare di lockdown e Bertolaso commenta, tranchant: "Manderei in lockdown chi ci ha messo in questa situazione". Ossia Conte e il governo: rinchiusi, una serrata ad hoc. Solo per loro. E ancora: "È stato sbagliato il tana libera tutti estivo. Le istituzioni dovevano continuare a lavorare e pianificare". Ma non è finita. Bertolaso ne ha anche per Lucia Azzolina, il disastroso ministro dell'Istruzione M5s: "I banchi con le rotelle? Sono una delle tante sciocchezze commesse quest'estate. Forse, questa storia, merita l'Oscar per la sciocchezza", conclude Bertolaso.

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