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Coronavirus, Andrea Crisanti: "Un nuovo lockdown a Natale nell'ordine delle cose"

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Il quadro dipinto da Andrea Crisanti è inquietante, terribilmente inquietante. Il virologo dell'univeristà di Padova, ex braccio destro di Luca Zaia, intervistato da RaiNews non usa mezzi termini: "Via via che i casi sono aumentati, la capacità di contact tracing e fare tamponi diminuisce e si entra in un circolo vizioso che fa aumentare la trasmissione del virus. Più che misure sui comportamenti occorre bloccare il virus: tra 15 giorni non non vorrei trovarmi a discutere di 15mila casi al giorno", ha premesso lasciando intendere quali possano essere le prospettive. Ma, soprattutto, fissa la data della prossima serrata: "Credo che un lockdown a Natale sia nell'ordine delle cose: si potrebbe risettare il sistema, abbassare la trasmissione del virus e aumentare il contact tracing. Così come siamo il sistema è saturo", taglia corto, citando l'esempio della Gran Bretagna, che ha stabilito il lockdown durante le vacanze scolastiche.

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