Ferruccio De Bortoli a Tagadà sui dpcm di Conte: "Spero vinca il buonsenso, ma non sempre è andata così"
"Bisogna coinvolgere le persone e renderle responsabili e non dare la sensazione di comprimere in maniera deliberata le vite personali, perché altrimenti si rischia di avere l'effetto opposto"- Ferruccio de Bortoli è intervenuto a Tagadà - il programma di Tiziana Panella in onda su La7 - per dire la sua sulle nuove misure pensate dal governo contro la diffusione del coronavirus, come lo stop alle feste private, più controlli contro la movida, più smart working nella Pubblica amministrazione. "Spero che vinca il buonsenso, non sempre nei Dpcm ne ho trovato", ha continuato.
Il giornalista, poi, ha commentato anche gli interventi dell'esecutivo sulla sanità: "Penso che abbiamo perso dei mesi, forse anche nell'illusione che non avremmo avuto una seconda ondata". Infatti, come de Bortoli ha ricordato, il bando sull'adeguamento della medicina territoriale e delle terapie intensive è stato fatto con molto ritardo. E infine l'immancabile Mes, il fondo europeo salva-Stati. "Noi abbiamo discusso molto più di come utilizzare o non utilizzare il Mes e molto meno di come dovevano essere attuati dei programmi per adeguare i 21 sistemi sanitari nazionali - ha spiegato il giornalista -. In questi mesi abbiamo speso 8 miliardi per la sanità, ma mi piacerebbe capire se questi 8 miliardi sono stati spesi bene, perché se c'è stato uno spreco, lo spreco è una minore garanzia per la salute di tutti".