Andrea Crisanti a Stasera Italia: "Esito fatale con 20-30 giorni di ritardo", il vero pericolo del coronavirus
Andrea Crisanti è stato ospite di Stasera Italia, la trasmissione di Rete4 condotta da Veronica Gentili durante il fine settimana. Il virologo dell’Università di Padova ha spiegato che c’è ben poco da scherzare con l’emergenza coronavirus, tornata in maniera prepotente nel corso dell’ultima settimana: “Questa malattia ha un esito fatale con 20-30 giorni di ritardo, quindi non si possono confrontare fenomeni che non sono sincroni”. In questo modo Crisanti ha provato a porre un freno a chi sminuisce l’impennata dei contagi facendo notare che nel periodo del lockdown primaverile i ricoveri e i decessi erano molti di più. “Allora c’era una capacità di fare tamponi molto limitata - ha dichiarato il virologo - e vedevamo solo la punta dell’iceberg, mentre adesso abbiamo una visione più completa di quello che sta accadendo. I 5.700 casi di oggi sono una rappresentazione molto più vicina alla realtà rispetto ai casi di aprile”.
In pratica Crisanti ha tenuto alto l’allarme perché gli effetti peggiori dell’impetuosa risalita dei contagi si vedranno non prima di tre settimane: per questo è fondamentale agire adesso con misure adeguate per evitare domani di ritrovarci in una situazione potenzialmente drammatica. Tra l’altro età media dei malati si è già alzata: “Si sta avvicinando sempre di più a quella della prima ondata. C’era stata una fase tra luglio e agosto in cui i contagiati erano prevalentemente giovani, adesso non è molto distante da quella che avevamo a febbraio ed a marzo. La differenza è che allora avevamo solo persone che stavano male in ospedale e ci sfuggivano tutti gli asintomatici o i sintomatici lievi”.