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Decreti sicurezza, Gianluca Fanti del Pd: "L'errore? Concedere il diritto di voto a chi non vuole gli immigrati"

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I decreti sicurezza di Matteo Salvini sono stati smantellati dal governo per fare un "favore" al Pd: di riflesso Giuseppe Conte e il M5s si sono esposti ad una gran brutta figura politica, essendosi smentiti da soli dato che sui decreti sicurezza c’era anche la loro firma. Ma pur di avere un minimo di stabilità in Parlamento ormai il premier e i grillini sono disposti a tutto, persino a far acquisire maggior potere ai dem. “L’errore è stato concedere il diritto di voto a gente convinta che ci siano africani annoiati dal benessere della savana - scrive Gianluca Fanti, segretario di un circolo Pd a Modena - che a un certo punto decidono di farsi 6mila km a piedi, otto mesi di carcere in Libia, rischiare stupri, fame e annegamento per avere il wi-fi gratis”.

Questo messaggio pubblicato sui social dopo la modifica dei decreti sicurezza ha scatenato il panico ed esposto i dem all’ennesima brutta figura: il loro errore di base è credere di essere migliori degli altri e quindi hanno la presunzione di poterla sparare così grossa senza che nessuno li contesti. E invece stavolta non è andata così, perché chiedendo di togliere il voto a chi vuole i porti chiusi significa insultare circa 16 milioni di elettori italiani che hanno spinto Salvini e l’allora governo gialloverde a scrivere i decreti sicurezza. 

 

 

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