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Edward Luttwak e Trump: "Ha vinto il primo confronto con Biden, ma deve essere più preparato"

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"Trump ha offerto un'immagine di vigoria e impeto. Biden di debolezza e incertezza", questa l'analisi del politologo americano Edward Luttwak del primo dei tre dibattiti televisivi tra Donald Trump, presidente in carica e l'avversario democratico John Biden. Secondo Luttwak, intervistato da Il Giorno, non ci sono dubbi; il primo match televisivo va a Trump, che non avrà stracciato il rivale "ma ne ha sbiadito la figura ancora di più. Trump ha offerto un'immagine di vigoria e impeto. Biden di debolezza e incertezza. Con una sola eccezione". Quale? "Nei 10 minuti durante i quali, guardando l'obiettivo, si è rivolto direttamente agli elettori. Per il resto debole, confuso, timoroso". 

 


 

Biden indebolito dal suo stesso partito "teme che la sinistra del partito finisca per non votarlo", spiega Luttwak, "Perché dalla sinistra del partito è considerato uno che tradirà il contratto elettorale fatto con Bernie Sanders. E allora per i radicali meglio altri quattro anni di Trump e poi presentarsi con un candidato tipo Sanders. La sinistra ha una rivista intitolata Jacobin. Considera Biden un uomo del vecchio sistema, uno che finirà per annacquare qualsiasi programma socialista".  I punti deboli? "La riforma della polizia che, come si sa, dipende dai sindaci e non dal presidente. I radicali in omaggio al movimento Black Lives Matter vogliono tagliarne i fondi e ridurne la presenza. Biden ieri sera si è dichiarato contrario. Un altro esempio? L'ecologia. Biden considera costoso e antieconomico l'estremismo verde di Alexandria Ocasio Cortez, astro nascente dei liberal".  Il 15 ottobre ci sarà il secondo dibattito. "Quello sarà il più importante. Ma Trump questa volta dovrà arrivare preparato. Martedì sera non lo era. L'aveva snobbato. E così, tanto per fare un altro esempio, quando ha parlato della pandemia non ha detto che i morti e i malati in molti altri Paesi sono stati percentualmente più che negli Stati Uniti".

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