Antonio Maria Rinaldi contro Vito Crimi: "Siccome c'è Facebook, tagliamo i parlamentari. Ma che caz*** dice?"
C'è Facebook, tagliamo i parlamentari. Antonio Maria Rinaldi, eurodeputato della Lega, sintetizza così le "solide" ragioni del M5s per il Sì al referendum del 20 e 21 settembre prendendo per i fondelli Vito Crimi.
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Il leader reggente dei grillini scrive che i quasi 1.000 parlamentari per legislatura sono "troppi, per i tempi che stiamo vivendo", perché rispetto al 1963 "è cambiato tutto. Ci sono le regioni, che contano circa 900 rappresentanti politici tra consiglieri e presidenti, direttamente eletti dai cittadini. Ci sono mezzi di comunicazione nuovi, dalle e-mail ai social network, ai servizi di messaggistica istantanea, che consentono un rapporto eletto-elettore più diretto". Il nesso è sfuggente, e infatti l'eurodeputato della Lega infierisce: "Quindi siccome c'è Facebook tagliamo i rappresentanti eletti dal popolo?". Conclusione amara di Rinaldi, schierato per il No: "Ma che c*** dice!!!".