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Sallusti e Santori a DiMartedì, la sardina: "In imbarazzo, sono d'accordo con lui e in disaccordo con Bersani"
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Sorride amaro, Mattia Santori, perché Alessandro Sallusti l'ha appena messo in trappola in diretta. A DiMartedì si parlava di referendum e per una strana combinazione astrale il capo delle sardine e il direttore del Giornale si trovavano sullo stesso fronte, quello del "No" al referendum sul taglio dei parlamentari, e contro c'era Pier Luigi Bersani, schierato per il "Sì" (come, ufficialmente, anche il Pd di Nicola Zingaretti).
"Tre voti contrari", poi il Pd ha calato le braghe. Referendum, Nordio e la farsa Pd: "Perché accettano questa roba"
Un cortocircuito sottolineato da Sallusti: "Condivido il loro no, per la prima volta le sardine hanno scelto e sono entrate dentro la politica: è un cambio di strategia?". Santori, anche lui in collegamento con Giovanni Floris, balbetta: ""Mi trovo un po' in imbarazzo a essere d'accordo con Sallusti e in disaccordo con Bersani... Noi durante il lockdown abbiamo studiato e fatto una sintesi delle posizioni in campo, capendo com'è nato il referendum. Abbiamo dimostrato che non abbiamo posizioni a prescindere o legami politici che non ci consentono di dire come la pensiamo. Più sento parlare Di Maio, più mi convinco di votare no. Quando si parla di costi, la politica è un costo? La sanità è un costo? L'istruzione è un costo?".
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La Postina con Zanellato diventa Dotta
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