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Alberto Zangrillo contro il Corriere della Sera: "Ma quale mea culpa?", il professore risponde
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Un dietrofront sul coronavirus? Niente affatto. Alberto Zangrillo ribadisce che il Covid è meno letale di quanto lo fosse all'inizio e su questo non vuole sentire ragioni, neppure dal Corriere della Sera. Il quotidiano diretto da Luciano Fontana ha infatti parlato dell'intervento del primario di Terapia Intensiva ospite a Cartabianca su Rai 3 proponendo il seguente virgolettato: "Il virus clinicamente morto, espressione sulla quale ho fatto mea culpa, probabilmente stonata nel modus ma nel significato la ribadisco. Non credo che ciò abbia indotto i vacanzieri a fare di tutto e di più".
"Gli italiani devono conoscere la verità". Scossone-Zangrillo sui dati delle terapie intensive: quello che il governo non dice
Una dichiarazione, questa, che ancora una volta Zangrillo vuole precisare: "Caro Corriere, il 31 maggio posso aver sbagliato il tono della comunicazione, ma non ho fatto alcun mea culpa sul contenuto" ha cinguettato ribadendo per l'ennesima che la pandemia, a suo giudizio, ha effetti differenti in Italia rispetto agli albori. E i numeri in terapia intensiva stanno lì a supportare le tesi di Zangrillo.
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La Postina con Zanellato diventa Dotta
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