Alessandra Ghisleri, Fitto e Bonaccini: stesso staff, strategie vincenti? Puglia, perché la Meloni può vincere
“Propongo, indago, poi sondo gli italiani". Alessandra Ghisleri, sondaggista e direttrice di Euromedia Research, intervistata dal Fatto Quotidiano ha parlato del suo lavoro e di come ha iniziato la sua carriera. Quella carriera che le ha fatto guadagnare il soprannome di "sondaggista che non sbaglia mai", made in Augusto Minzolini. E col Fatto ha speso qualche parola anche sulle regionali del 20 e 21 settembre. In particolare si è focalizzata sul candidato del centrodestra in Puglia, Raffaele Fitto, svelando che dietro di lui c'è lo stesso team che seguì Stefano Bonaccini del Pd durante la campagna elettorale a gennaio in Emilia Romagna. "In questo caso la proposta è stata simile: ringiovanire, dare vigoria fisica", ha spiegato Ghisleri, secondo la quale in questi casi anche il modo di vestire è importante: "Il look produce senso comune".
Parlando di Bonaccini, è interessante ricordare che la sua vittoria in Emilia Romagna arrivò un poco a sorpresa, anche secondo la stessa Alessandra Ghisleri. Secondo i primi sondaggi che circolarono all'apertura della campagna elettorale, infatti, la favorita era Lucia Borgonzoni, sostenuta dalla Lega di Matteo Salvini. Ma dopo il voto la roccaforte rossa restò tale, con Bonaccini riconfermato, tra l'altro con uno scarto non indifferente (quasi otto punti percentuali). "I sondaggi fotografano il momento. C'era un candidato più forte dell'altro, ma il nervosismo e la stanchezza avevano creato incertezza, si muoveva tutto sull'onda di una decisione", aveva spiegato la Ghisleri per giustificare le oscillazioni nei sondaggi e le prime previsioni errate.
E lo stesso schema pare si sta ripetendo in Puglia, dove i sondaggi di Euromedia Research di qualche mese fa davano il governatore dem uscente Michele Emiliano in vantaggio su Fitto. Adesso, a 13 giorni dal voto, le previsioni dicono tutt'altro. I dati, raccolti tra il 22 agosto e il 2 settembre da Emg, Noto, Tecnè e Winpoll-Cise, danno il candidato del centrodestra - fortemente voluto, anzi quasi imposto da Giorgia Meloni - in leggero vantaggio su Emiliano: 41,2% contro 38,4%. E, forse, come ha spiegato la Ghisleri nell'intervista al quotidiano di Marco Travaglio non è un caso: stesso staff, stesse strategie (presumibilmente vincenti).
Dilungandosi sulla sua carriera, poi, la direttrice di Euromedia Reserach non ha potuto esimersi dal parare anche di Silvio Berlusconi, uno dei primi ad arruolarla: "È stato un incontro molto formativo per la sua capacità di leadership, il suo bisogno di conoscere a fondo gli italiani. Un committente esigente ma con una grande capacità di ascolto", ha detto Ghisleri. A chi pensa che sia berlusconiana, lei risponde che in un primo momento molti avevano quest'idea, ma poi il tempo e il lavoro fatto, come lei stessa ha spiegato, le "hanno reso giustizia". "Ho molti committenti, e per quanto riguarda il mondo politico, alcuni di essi con posizionamenti opposti", ha concluso.