Referendum, Massimo Cacciari contro il Pd: "Sì al taglio dei parlamentari? Una volgare marchetta della sinistra"
Il referendum sul taglio dei parlamentari? È solo una “volgarissima marchetta ideologica”. Parole di Massimo Cacciari, che in un’intervista ad affaritaliani.it ha annunciato come si esprimerà alla consultazione del 20 e 21 settembre: “Il mio sarà un no convinto perché non si può accondiscendere supinamente a manovre demagogiche ed a riforme senza alcun significato. Se questa gente avesse davvero voluto tagliare il numero di deputati e senatori avrebbe dovuto votare per l’eliminazione del Senato. Questa cosa che hanno fatto invece non è niente”.
Per l’ex sindaco di Venezia il taglio dei costi della politica è soltanto una “scusa ridicola, stanno solo cianciando. Se avessero voluto avrebbero dovuto dimezzarsi lo stipendio”. A questa farsa si è accodato anche il Pd, che intende schierarsi per il sì: “I dem seguono l’andazzo e la corrente, come fanno da decenni. Inseguono leadership, inseguono tutto e sempre”. Anche Matteo Salvini e Giorgia Meloni sono allineati sul sì, anche se in maniera piuttosto tiepida: “Nessuno vuole sentirsi sommerso da questo referendum del cavolo - è il parere di Cacciari - è come chiedere al popolo se è d’accordo con l’abolizione delle tasse. Le forze politiche che non sono riuscite a fare nessuna riforma sono quindi costrette a seguire la corrente per non venire travolte. Alla fine vincerà il sì e così quei personaggi dei 5 Stelle potranno dire che hanno fatto la grande riforma. E avanti popolo, nella chiacchiera universale”.