Vittorio Sgarbi, l'ordinanza a Sutri: "Multa a chi indossa la mascherina, non siamo ladri o terroristi"
“Solo ladri e terroristi si mascherano il volto. In città nessun contagiato”. Vittorio Sgarbi ha ormai raccolto l’eredità di Flavio Briatore e ha preso il controllo dello scontro con il governo sul coronavirus. A Sutri, dove il critico d’arte è sindaco, è entrata in vigore un’ordinanza che proibisce “l’uso della mascherina all’aperto per evidenti ragioni di salute e al chiuso, salvo che in caso di assembramento”. In tutti i casi esclusi dal dpcm del 16 agosto, Sgarbi ha deciso che “chi sarà visto portare la mascherina sarà multato in ordine alla legge 533/1977 in materia di ordine pubblico che all’articolo 2 prevede che non ci si possa mascherare in volto”. Il noto critico d’arte ha poi spiegato perché ha deciso di prendere tale provvedimento, apertamente in contrasto con le direttive del governo: “L'uso della mascherina in luoghi pubblici, salvo che per il personale dipendente, appare in evidente contrasto con il tempo dedicato alla nutrizione che prevede di assumere il cibo senza mascherina. Appare quindi contraddittorio che dopo aver mangiato senza mascherina ci si alzi da tavola mettendosela. Si tratta di forme ridicole di ostentazione che nulla hanno a che fare con le esigenze sanitarie”.