Marco Travaglio su Flavio Briatore: "Cosa dovrà ammettere quando tornerà in forma", ha infranto la legge?
“Quando tornerà in forma, sarebbe buona cosa se ammettesse di aver raccontato un sacco di frottole e suggerisse all’altro cazzaro, quello verde, che incredibilmente gli dà retta, di piantarla di raccontarne”. Così Marco Travaglio nel suo editoriale su Il Fatto Quotidiano ha commentato la situazione di Flavio Briatore, ricoverato all’ospedale San Raffaele di Milano dopo aver contratto il coronavirus. “Lungi da noi augurare una brutta fine a Briatore, a cui anzi formuliamo i più fervidi auspici di pronta guarigione, come ai 60 e passa sventurati dipendenti del Billionaire”, scrive Travaglio che però non si astiene certo dal criticare pesantemente la condotta dell’imprenditore: “Dopo mesi passati a raccontare la favola del Covid inventato dal governo comunista per metterci tutti ai domiciliari, imbavagliarci con le mascherine, abolire le elezioni, conservare il potere, distruggere l'economia e regalare soldi ai poveracci con le mogli cesse anziché ai ricchi con le donne fighe, quando bastava qualche pillola di "tachipirigna" (testuale), s' è scoperto che il Billionaire è più contagioso di Codogno, Vo' e Alzano Lombardo messi insieme”. Poi Travaglio parla di collezione di condotte vietate dalla legge: “Aveva da giorni i sintomi del Covid ma, visitato al telefono dal professor Zangrillo, si diagnosticava un raffreddore e, anziché mettersi in quarantena, continuava a girare senza mascherina incontrando centinaia di persone senza mascherina, poi partiva per Montecarlo impestando un altro bel po' di gente, infine si preoccupava e volava a Milano, perché lui le tasse le paga a Montecarlo ma si cura in Italia, e ora è ricoverato per Covid in un reparto non Covid del San Raffaele”.