Giuseppe Conte e la crisi di governo a settembre. Voci pesanti da Forza Italia: "Elezioni anticipate"
Renato Brunetta è per il No al referendum sul taglio dei parlamentari. "Il taglio dei parlamentari è da sempre una battaglia grillina. Su questa battaglia hanno prima imposto la convergenza della Lega per costruire il Conte 1 e poi quella di Zingaretti per il Conte 2. Se dovesse fallire questo disegno anche il peso politico dei Cinquestelle crollerebbe. Ma è soprattutto il centrodestra che deve approfittare di questa battaglia politica per riconquistare la centralità della scena".
L'esponente di Forza Italia spiega in una intervista al Giornale anche i motivi del no al referendum. "Se vincesse il Sì si produrrebbe solo un taglio lineare ma non cambierebbe nulla, anzi si peggiorerebbe l'efficienza della macchina parlamentare. Se vincesse il No, invece, si potrebbe rimettere al centro la politica e con la crisi dell'esecutivo si potrebbe anche tornare alle urne. Magari dopo aver fatto un patto d'onore proprio con i partiti del centrosinistra per far sì che la prossima legislatura sia una legislatura costituente. Capace cioè di una vera e chiara riforma delle Camere". E cosa produrrebbe la vittoria del No? "Il centrodestra oggi è già maggioranza nel Paese. E un impegno serio per rimettere al centro dell'azione politica il parlamento farebbe proprio della nostra coalizione un soggetto istituzionalmente affidabile capace anche di indicare il prossimo presidente della Repubblica", conclude Brunetta..