Coronavirus, Andrea Crisanti contro il governo: "Gestione pagliaccesca. Test anche nei bar o chiuderanno"
"Qui non si riesce a programmare niente: è il grande difetto italiano. Si cede a interessi economici più o meno legittimi, si fanno provvedimenti all'ultimo minuto e alla fine il risultato è una miscela infernale. In un'epidemia dev'essere uno solo che comanda, invece ogni regione spesso si muove per i fatti suoi. È una pagliacciata". Lo spiega in una intervista al Giornale Andrea Crisanti, ordinario di Microbiologia all'Università di Padova. Crisanti è soddisfatto dello stop delle discoteche: "Finalmente un atto coraggioso che mette fine a una babele di voci e provvedimenti. Ai giovani servirà come segnale: purtroppo in discoteca esistono le due condizioni che agevolano la diffusione dei contagi.
Crisanti spiega cosa potrebbe succedere se la situazione peggiorasse: "Potrebbero chiudere chiudere anche bar e ristoranti. Se c'è la volontà politica di farli rimanere aperti, anche in presenza del virus, bisogna trovare soluzioni innovative e in fretta, come controllare con regolarità tutti i dipendenti che lavorano nel settore. Per esempio, in Inghilterra hanno capito che i pub sono aree di trasmissione del virus importante. Non li hanno chiusi, però hanno imposto test obbligatori a tutto il personale per identificare le persone infette. Se non si fa questa mossa, si chiuderà, è inevitabile" Il professore spiega anche chi dovrebbe occuparsene. "Se il Sistema sanitario nazionale non ce la fa - e lo dico con rammarico - dobbiamo chiedere aiuto ai laboratori privati. Bisogna essere realistici. Fissiamo un prezzo accettabile, equo e remunerativo e allarghiamo la possibilità di fare prevenzione. Questo è un momento molto delicato. In venti giorni i contagi si sono triplicati". Sono numeri ancora bassi. Si poteva evitare questo caos? "Bisognava organizzarsi prima. Ma non si riesce a programmare nulla, è il difetto italiano, si cede a interessi economici più o meno legittimi, fai una miscela infernale: in una epidemia deve essere uno solo a comandare, il governo".