Alessandro Sallusti contro Conte: "La spocchia olandese è inaccettabile, ma il nostro governo non è da meno"
Ognuno ha le sue colpe. Per Alessandro Sallusti "la spocchia olandese è inaccettabile, e questo è un fatto". Ma anche "la spocchia di questo governo non governo non è da meno". Ad oggi Giuseppe Conte è a Bruxelles per implorare (perché di questo ormai si tratta) aiuti a fondo perduto per far fronte all'emergenza coronavirus. In questo scenario, spiega il direttore del Giornale nel suo editoriale, "siamo costretti a tifare per lui, a sperare che alla fine per sfinimento o pietà cadano alcuni dei veti sull'Italia e dall'Europa arrivino un po' di soldi. Ma onestamente che cosa avremmo dovuto aspettarci di diverso da quello che sta accadendo? Che affidabilità può dare un Paese che ha come ministro degli Esteri Luigi Di Maio, come vice ministro dell'Economia una, Laura Castelli, che di fronte al dramma dei ristoratori in bolletta li invita a chiudere bottega, un Paese il cui premier non eletto Giuseppe Conte ogni anno si presenta a Bruxelles con una divisa diversa, due anni fa quella leghista-sovranista oggi quella della sinistra più sinistra che c'è in Europa".
Il ragionamento sull'Olanda e frugali simili non fa una piega, a maggior ragione se si considera che il premier che chiede l'elemosina all'Ue è lo stesso che va da mesi dicendo che l'Italia ha affrontato bene la pandemia. E da qui la conclusione di Sallusti: "Il problema dell'Italia non è l'Europa ma l'Italia stessa, con i suoi ultimi cinque governi costruiti a tavolino in barba alle indicazioni degli elettori".