Andrea Crisanti verso l'addio a Luca Zaia: "Si affida a chi dice che il virus è morto, ma gli ospedali tornano a riempirsi"
Andrea Crisanti pronto a lasciare Luca Zaia. Tra i due ormai la tensione si tagliava con il coltello, non è una novità, ma sembra che ora il genetista fautore del "modello Veneto" sia addirittuta tentato dallo strappo. "Questo è il risultato della scelta di Zaia di affidarsi a persone che dicono che il virus è morto. E intanto gli ospedali tornano a riempirsi - ha detto Crisanti, riferendosi all'aumento di contagi -. Si sta dando la colpa agli immigrati, ma ci sono anche tantissimi italiani contagiati". Sarebbe, secondo Il Messaggero, proprio questa differente visione rispetto al governatore della Regione Veneto a spingere Crisanti a lasciare il Comitato tecnico scientifico regionale.
"Quel messaggio ha contribuito al dramma del contagio". Crisanti, prepariamoci al peggio?
"A un certo punto – dice ancora Crisanti al Messaggero – le esigenze politiche hanno prevalso sulle indicazioni della scienza. Era necessaria una comunicazione che invitasse a prudenza e responsabilità". Non solo perché secondo l'esperto "la maggior parte dei tamponi è stata fatta solo tra il personale sanitario, tralasciando completamente il territorio". E così Crisanti ne approfitta per togliersi anche qualche sassolino dalla scarpa: "Fino al 17 marzo le cose sono andate bene, poi lui è cambiato. Evidentemente gli ha dato fastidio la mia popolarità e ha voluto attribuire ad altri meriti che non erano loro. Ma non voglio essere associato alle cose che stanno succedendo oggi, il Veneto sta seguendo una linea opposta a quella in cui credo".