Massimo Clementi, il virologo contro Giuseppe Conte: "Proroga stato d'emergenza? Pronto a scendere in piazza"
Un autorevolissimo e pesante "vaffa" a Giuseppe Conte e alla sua controversa proroga dello stato d'emergenza per coronavirus fino al termine dell'anno, escamotage con il quale il premier prova a blindarsi a Palazzo Chigi. Il "vaffa" arriva da Massimo Clementi, ordinario di microbiologia e virologia all'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, che ha commentato con toni tranchant su Facebook la decisione: "Proroga dello stato di emergenza? Abbiamo capito bene? Io scenderò in piazza, lo dichiaro sin d'ora".
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Dunque il virologo Clementi ha rincarato la dose in un'intervista concessa a Il Giorno. La decisione, spiega, "da cittadino ritengo comporti una riduzione della democrazia totalmente ingiustificata, se si considera che diversi Paesi hanno già chiuso la fase d'emergenza, emanando leggi quadro per fronteggiare un eventuale ritorno dell'epidemia". E da virologo che ne pensa? "Ribadisco, il concetto: in Italia siamo nella fase finale del passaggio della pandemia. Il virus non genera più i casi gravi che abbiamo visto nelle prime settimane, non ci sono più ospedalizzazioni e ricoveri in terapia intensiva. Nessuno ha la sfera di cristallo ma, allo stato attuale, nulla lascia pensare che serviranno scelte drastiche".
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Infine, Clementi ribadisce la sua sfida a Conte: era serio quando diceva di essere pronto a scendere in piazza? "Beh, scendere in piazza resta ancora un diritto, no? Lo farò se lo riterrò necessario, ma mi adeguerò qualora una regola antiassembramento lo dovesse vietare", conclude.