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Silvio Berlusconi e l'audio dei giudici, un complotto al quadrato? Padellaro a In Onda: "Un brutto scherzo dai suoi amici"

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Un complotto al quadrato contro Silvio Berlusconi'. In collegamento con In Onda, l'editorialista del Fatto quotidiano Antonio Padellaro suggerisce una lettura inquietante della vicenda dell'audio del giudice Amedeo Franco. che nel 2014, in un colloquio registrato proprio con il leader di Forza Italia, ammise come la condanna a 3 anni e 8 mesi dell'ex premier per frode fiscale nel processo Mediaset-Agrama del 2013 fosse stata "pilotata dall'alto".

 

 


 

"Nella percezione degli elettori - spiega Padellaro -, soprattutto quelli non di destra, Berlusconi negli ultimi mesi era un signore di una certa età, di buon senso, una opposizione certamente più comprensibile di quella di Salvini e Meloni, che per inciso sono la migliore opposizione che questo governo poteva incontrare". Poi, il ribaltone. "Andava tutto bene fino a quando qualcuno ha tirato fuori la storia del giudice Amedeo Franco e del plotone d'esecuzione contro il Cav. Il passato è tornato prendendolo per i piedi e facendoci ricordare che cos'era Berlusconi: l'uomo dei processi. I suoi amici gli hanno fatto uno scherzo che non meritava". A chi si riferisca Padellaro resta sospeso. A Nicola Porro, dipendente Mediaset che ha sparato lo scoop a Quarta repubblica su Rete4? A Piero Sansonetti, direttore del Riformista che ha pubblicato le carte segrete? O magari agli "amici del Pd", che come suggeriva Dagospia qualche giorno fa hanno bisogno dei voti di Forza Italia per restare al governo e che potrebbero voler "ripulire" il passato di Berlusconi nell'unico modo a loro noto, la gogna mediatico-giudiziaria? 

 

 

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