Veronica Gentili e Silvio Berlusconi: "Ha goduto per la condanna del Cav, ora chieda scusa"
Oggi, grazie ad una intercettazione, sappiamo che Silvio Berlusconi anni fa fu condannato ingiustamente dai giudici a quattro anni di galera. E ricordo che ha scontato la pena facendo i servizi sociali. In quella occasione i giornali di sinistra, ma soprattutto Il Fatto Quotidiano esultarono: il mostro finalmente era stato punito. Le ultime rivelazioni ci fanno sapere in modo incontrovertibile che quello contro il leader di Forza Italia fu un vero e proprio complotto ordito e realizzato con la complicità delle toghe, ossia di coloro che devono applicare le leggi ed essere non solo amministratori ma anche custodi della Giustizia. Vorremmo sapere cosa ne pensa Veronica Gentili, che in quei giorni sul blog del Fatto festeggiava la condanna.
Ecco uno stralcio. Titolo: “Sentenza Mediaset, irrevocabile: a prova di lupo”. Data: 3 agosto del 2013. Scriveva Gentili: “Mi torna in mente la storia dei tre porcellini che dovevano costruirsi una casa per ripararsi dal lupo: il primo la fece di paglia e quando il lupo arrivò, soffiò e la buttò giù; il secondo la fece di legno e quando il lupo arrivò, sbuffò e la buttò giù; il terzo la fece di mattoni e quando il lupo arrivò, soffiò, sbuffò, gridò ma la casa resse. Ecco, ieri, dopo vent’anni di paglia e legno, dei giudici hanno fatto quello che dice la parola stessa, hanno giudicato; e, così facendo, hanno finalmente rimesso i primi mattoni sui quali cominciare a costruire uno Stato a prova di lupo”. Gentili stasera sarà in onda, in diretta, su Rete4. Non si potrà non affrontare questo argomento di stretta attualità. Potrebbe magari cogliere l’occasione per chiedere scusa per essere stata tanto superficiale, per avere goduto di una condanna ingiusta, per avere festeggiato non la realizzazione della somma giustizia, come riteneva lei, bensì della somma ingiustizia. Più che uno “Stato a prova di lupo” fu costruito allora uno Stato a prova di avvoltoi.
Tribunale di Roma sentenza n. 9387/2024