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Bruno Vespa contro il governo di Giuseppe Conte: "Mai visto niente di simile". Pd e M5S "Palazzo Chigi in macerie"

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Se Bruno Vespa il più filo istituzionale dei giornalisti italiani suona il requiem al governo Conte allora sta per crollare tutto. L'editoriale del conduttore di Porta a Porta sul quotidiano Il Giorno non lascia spazio a dubbi. "In diciotto mesi le due più forti componenti della maggioranza avranno superato tutti i contrasti che da settimane li tengono divisi su tutti i principali dossier? Il M5S tornerà ad essere una testuggine blindata come le mitiche falangi romane? Non abbiamo la vista così lunga per non dubitarne", scrive Vespa.

 

 

 

 

Il giornalista ha stilato anche un planning delle regioni che se "il centrodestra dovesse davvero conquistare 4 regioni su 6 (comprese Marche e Puglia), salirebbe a controllarne sedici su venti. E potrebbe contare su 46 voti su 58 dei delegati regionali alle elezioni per il Quirinale. Forlani non fu eletto per 29. Se davvero al centrosinistra restassero solo quattro regioni - pure importanti - come Emilia Romagna, Toscana, Lazio e Campania, esso governerebbe su 18 milioni di italiani contro i 42 del centrodestra". 

Insomma conti alla mano per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si prepara un terremoto anche perché, sostiene Vespa, deve fare i conti anche dai conti della situazione "socioeconomica dell'ultimo semestre. Il governo non è fortunato (...) Si aggiunga la logorante trattativa sui soldi del Mes, su Alitalia, Ilva, Autostrade, su taglio Iva o del cuneo fiscale. L'immagine è perfino peggiore di quanto il gabinetto meriterebbe".

"Speriamo che il decreto Semplificazione ci stupisca per sostanza e tempestività. E speriamo che Conte non pensi al suo partito del 14 per cento che porterebbe alla Caritas PD e 5 Stelle. Altrimenti palazzo Chigi finirebbe in macerie".

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