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Mattia Santori a Otto e mezzo, Lilli Gruber gli ride in faccia: "Scanzi, hai capito che cosa ha detto?"

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Cosa vogliono diventare le sardine? Lilli Gruber lo chiede a Matteo Santori, capo delle redivive sardine, ospite in studio a Otto e mezzo, ed è l'inizio di un segmento di trasmissione destinato a diventare cult. "Ripartiamo dal Manifesto, che è un contenitore liquido, non sarà soltanto Mattia Santori o Jasmine Cristallo a riempirlo, ma saranno tutte le persone che vorranno arredarlo". Una supercazzola che lascia interdetta la conduttrice. A questo punto, seguono 10 secondi di puro imbarazzo in cui la Gruber si rivolge a Scanzi chiedendo un commento su quanto appena ascoltato, non riuscendo a trattenere sorrisini di scherno nei confronti del pesciolino bolognese.

 

 

 

 

"Scanzi, è chiaro quello che ha detto Santori?". E l'opinionista del Fatto quotidiano partecipa alla sagra dell'umiliazione da par suo: "Io non ho mai criticato le sardine, io ho sempre criticato specificamente Mattia Santori. Lo ritengo un bravo ragazzo ma anche stasera arrivo in fondo e mi domando cos'abbia detto, non riesco a capire il contenuto, ma magari sono io distratto. Quando lo sento parlare mi sembra un Renzi giovane, il principino dell'invettiva disinnescata. Gli faccio una domanda: cosa vuole fare da grande?". Santori parla per altri 2 minuti, e la confusione è grande sotto il suo cielo. A tirare le fila ci pensa la Gruber, che taglia corto: "Quali sono i vostri 3 obiettivi?". "Politiche agricole, ripartendo dalla filiera. Politiche migratorie passando dal concetto di invasione a quello di accoglienza. E poi...". A Santori non sovviene il terzo caposaldo e Lilli lo aiuta: "Investimenti". "Sì, lavoro e investimenti". Sipario.

 

 

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