Enrico Mentana su Rocco Casalino: "Non è un passante". Su Conte: "Non si farà il suo partito"
“Un partito di Giuseppe Conte? Non saprei, secondo me la cosa più logica è che sia il leader del Movimento 5 Stelle”. Così Enrico Mentana a L’aria che tira, dove ha espresso la sua opinione sulle insistenti voci che vorrebbero il premier intento ad immaginare una propria lista, stimata tra il 12 e il 15 per cento dagli ultimi sondaggi. L’inquilino di Palazzo Chigi ha smentito direttamente con una battuta (“Il mio partito al 14%? A mia insaputa perché non ne ho uno”), ma l’impressione è che quando il governo giungerà alla fine, Conte non scomparirà dalla scena politica.
"Siamo italiani, una vita così sarebbe terribile". Orgoglio e pregiudizio, la sentenza di Mentana
“È stato l’uomo giusto al posto giusto nella fase del lockdown - ha dichiarato Mentana - l’uomo forte che diceva a tutti di restare a casa è stato apprezzato. Quando però ha dato l’impressione che un po’ volesse sfruttare questa posizione obiettiva dell’uomo forte che prende le decisioni, allora è cominciato l’altolà della politica”. Ma il direttore del TgLa7 si sente di escludere la possibilità che il premier possa mettersi in proprio, il suo sbocco naturale è nel M5S: “Quando vogliono attaccarlo dicono che è il governo Conte-Casalino. Rocco non è un passante, ma una figura di spicco del sistema 5 Stelle. E non dimentichiamoci che Conte prima era stato scelto da Di Maio nel governo con Salvini e poi da Grillo per il cambio di maggioranza”.