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Nicola Porro, Giuseppe Conte "principe della sotto-realtà romana", la rete che gli garantisce il potere

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Giuseppe Conte è il principe della ‘sotto-realtà’ romana. Lo scrive Nicola Porro nel suo editoriale per Il Giornale, in riferimento all’atteggiamento assunto dal premier sugli Stati generali dell’economia. “Il governo per dieci giorni si farà vedere con le migliori intelligenze per gettare fumo negli occhi”, è la tesi del giornalista di Quarta Repubblica, secondo cui l’iniziativa è anche un modo per smontare il piano Colao, le cui proposte creano parecchie frizioni politiche all’interno della maggioranza. “Ce li vedete i grillini - sostiene Porro - a votare l’allungamento delle concessioni, o il ministro dell’economia a rimandare le scadenze fiscali, o la sinistra di Leu approvare gli scudi fiscali?”.

 

 

Ed è per questo che definisce Conte il principe della ‘sotto-realtà’ romana: si nutre di titoli, progetti, analisi, comitati, riunioni, ma non ha la più pallida idea della realtà. “Il successo di questi fenomeni - aggiunge Porro - non è risolvere il problema, ma dare l’impressione di farlo. Così fanno Conte e questo governo”. Ovvero non sono in grado di concretizzare ciò che lo sterminato stuolo di esperti e comitati suggerisce loro di fare. Per il volto noto di Mediaset è irreale che si organizzi un evento di dieci giorni per consultare l’universo mondo e capire dove investire “i quattro soldi che forse hanno racimolato”. Il timore di Porro è che le migliori intelligenze potrebbero rifiutare l’invito perché non avrebbero tempo da perdere a Villa Pamphili. “E temiamo infine che una parte d’Italia - è la chiosa - i ceti produttivi del Nord e quel che resta di non assistito al Sud, quando vedrà lo spettacolo romano riprenderà ad urlare ‘Roma ladrona’. Esagerati. È solo cialtrona”. 

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