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Marco Travaglio, il titolo del Fatto all'intervista di Soumahoro: "Se fossi il Salvini nero...", altro sgarbo alla Lombardia

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Aboubakar Soumahoro partecipa all’intervista capovolta del Fatto Quotidiano, in cui il sindacalista Usb si schiera in difesa dei braccianti e gioca a fare il segretario della Lega. “Se fossi il Matteo Salvini nero la pacchia finirebbe: ma per i cari lumbard”, è il titolo del quotidiano diretto da Marco Travaglio, che anche in questo caso riesce ad assestare un paio di colpi contro la Lombardia. Soumahoro definisce il Covid-19 “perfetto per alzare i muri dalla Calabria sino a Milano” e si sofferma molto sulla questione dei migranti, che gli sta particolarmente a cuore: “Nella pandemia tutti ci siamo preoccupati di difenderci dal virus. Anzi abbiamo detto che il pericolo siamo noi, ciascuno di noi è potenzialmente l’untore. E però l’Italia ha reso per legge i migranti senza permesso di soggiorno “immuni” da qualunque virus. Loro non tossiscono mai, non si ammalano mai. Sono appunto invisibili”. Ma cosa c’era nella testa di Soumahoro quando ha scelto di migrare in Italia? “La amavo, ero innamorato pazzo del calcio italiano, della moda italiana. Sapevo tutto di voi. Il primo incontro è stato con la Lombardia, dalle parti di Seveso. Un freddo cane, come non avrei mai immaginato. Poi la discesa a sud, la laurea, ogni lavoro possibile, il sindacato”. 

 

 

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