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Franco Bechis, l'insegnante precaria premiata da Mattarella? Senza stipendio da un mese

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Franco Bechis nel suo pezzo sul Tempo racconta la storia dell'insegnante premiata al Colle che  ha lavorato non sapendo di essere senza contratto. Illusa dall'apertura del ministro Azzolina a una proroga, la docente ha continuato a lavorare. Senza sapere che lo stava facendo gratis. "Il 2 giugno durante la visita a Codogno il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva annunciato di volere insignire anche una giovane donna bionda di Vicenza che faceva la supplente della scuola primaria. Ecco nome e motivazione ufficiale della medaglia quirinalizia: 'Cristina Avancini, l'insegnante di Vicenza che nonostante il contratto scaduto non ha interrotto le video -lezioni con i suoi studenti'". Qualche giorno dopo, nella trasmissione radiofonica Tra poco in edicola condotta da Stefano Mensurati su Radio Uno Rai, l'insegnante neo Cavaliera al merito della Repubblica ha raccontato la sua storia.

 

 

 

"Nel mio piccolo", ha raccontato,  "non ho fatto assolutamente nulla. Ho continuato a fare la mia didattica con i miei bambini, con gli alunni della primaria, in un momento in cui le cose non erano chiare. Sono una precaria dell'insegnamento, avevo un contratto da supplente, perché sostituivo una collega che era in malattia, quindi sapevo che il mio contratto era comunque a termine. Era scaduto, ma c'era stata una finestra in cui il ministro Lucia Azzolina aveva lasciato ai dirigenti la possibilità di scegliere (una proroga). Quindi c'era questa finestra di incertezza e io ho continuato a fare il mio lavoro ma poi ho scoperto in realtà che il contratto non era stato rinnovato e quindi avevo lavorato gratis".  Bechis chiede un cambio di marcia: un intervento di qualcuno che conta. "Conoscendo il Capo dello Stato Mattarella, sono certo che lui non sapesse nulla di queste storie e che fosse in assoluta buona fede, altrimenti conoscendo la realtà, più delle mani per apporre medaglie avrebbe alzato i piedi per assestare sulle terga di qualche ministro", scrive il giornalista. "Poi nel modo che sceglierà, il presidente della Repubblica farà pressioni sulla ministra della Pubblica Distrazione perché consegni alla stessa l'assegno dovuto per il mese di lavoro eseguito per lo Stato che non ha ancora pagato".

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