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Francesco Guccini, l'improbabile confessione: "Non lo sono mai stato"

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Francesco Guccini il 14 giugno compie 80 anni. Il Corriere della Sera lo celebra con una lunga intervista che affronta tanti temi. Uno dei più interessanti è la passione politica del cantautore che ha sempre accompagnato le sue canzoni, i suoi testi e anche i suoi interventi pubblici e non.  Recentemente è stato criticato per la sua versione di Bella ciao, in cui si augura che i partigiani portino via Salvini, Berlusconi e la Meloni. La leader di Fratelli d'Italia ha replicato con una domanda retorica chiedendo: 'dove ci vorrebbe portare Guccini?'

 

 

 "Hanno la coda di paglia: subito hanno pensato a piazzale Loreto. Ma io non avevo intenzioni malevole. Mi basta mandare Salvini al mare con il mojito, e restituire Berlusconi alle sue tv e alle sue fidanzate. Nel frattempo la Meloni potrebbe spezzare le reni alla Grecia". E poi, alla domanda cosa vota, la sorprendente confessione. Lei cosa vota? "Pd". E prima? "Partito socialista". Non Pci? "Non sono mai stato comunista. Tutti credono che lo sia; ma non è vero. Mi viene da dire, come a quei razzisti che sostengono di avere molti amici di colore, che ho molti amici comunisti. Ma lo stalinismo non poteva piacere a uno come me: libertario, azionista. I miei eroi sono i fratelli Rosselli e Duccio Galimberti, che in realtà si chiamava Tancredi: Tancreduccio. Semmai, lo dico con grande ritegno, mi sentivo anarcoide. Avvertivo il fascino dell'anarchia, dal punto di vista romantico più che reale", confessa Guccini ad Aldo Cazzullo.

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