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Luca Palamara, il sistema delle correnti nel Csm: "84 magistrati piazzati grazie a lui"

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In Italia occupano posizioni di rilievo 84 magistrati che non sarebbero dove sono oggi se Luca Palamara e i suoi quattro colleghi di corrente non avessero puntato su di loro. Lo scrive Il Giornale, che ha incrociato gli atti ufficiali del Csm e le conversazioni interne alle mailing list e alle chat delle correnti. Come ha lui stesso ammesso a Non è l’Arena, per anni Palamara è stato il mediatore di buona parte delle nomine e delle promozioni nel settore della giustizia. In particolare nei quattro anni, tra il 2014 e il 2018, in cui sedeva al Csm.

 

 

Secondo la ricostruzione di Luca Fitto, Palamara ha occupato quasi militarmente il centro del Consiglio, non si è legato a nessun alleato e di volta in volta ha stretto accordi con la destra o la sinistra in modo da essere sempre lui a decidere. I magistrati carrieristi lo avevano capito in fretta: così si spiegano le decine di migliaia di messaggi ricevuti sul suo telefono. Il Giornale ha parlato anche della centralità di Palamara all’interno del sistema delle correnti: “In molti casi, oltre due terzi, le correnti trovavano un accordo e le nomine passavano all’unanimità. Ma negli altri casi si va a scontri, spesso furibondi. E in ottantaquattro casi, ovvero la stragrande maggioranza, a passare è il candidato di Palamara”. 

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