Paolo Becchi: "Mes, il piano-trappola della Germania contro l'Italia"
Paolo Becchi, in una intervista a Money.it, svela il piano-trappola della Germania: "Chi pensava di impostare la propria politica sull’idea che, dopo Draghi, Lagarde avrebbe fatto ancora meglio sbaglia. La Corte tedesca ha detto che Draghi ha sbagliato, e se pensate di fare la stessa cosa ora, addirittura aumentandola, vi sbagliate di grosso". Insomma, continua, "sembra quasi che la Corte, in nome del popolo tedesco, si sia voluta vendicare nei confronti di Draghi, che con il Qe ha salvato l’euro, e di conseguenza noi - evitandoci il Mes tra le altre cose". Perché Draghi, spiega ancora Becchi, "che non voleva il Mes e l’ha bypassato, è stato proprio Draghi", "lui ha fatto sì che dopo l’esperienza drammatica della Grecia diversi Paesi, tra cui il nostro, non utilizzassero il Meccanismo Europeo di Stabilità".
Becchi parla infine di "una bomba ad orologeria", "poiché la Corte dà tre mesi di tempo alla Bce per chiarire se gli interventi fatti in passato siano stati proporzionati. Se Bce dovesse dire che è stato tutto regolare, la Corte costituzionale tedesca dice molto chiaramente che sia il governo, che il Parlamento e la banca nazionale tedesca si dovranno adeguare alla sentenza. Nell’ultimo caso, quindi, alla banca tedesca sarà fatto divieto di partecipare all’attuazione del Quantitative Easing, fattore che le nega così la sua indipendenza".