Maurizio Molinari a La Repubblica, la mossa di John Elkann per una virata a destra: missione impossibile?
Con Maurizio Molinari direttore al posto di Carlo Verdelli, John Elkann, alla guida di Gedi, l'ex Gruppo Espresso, ha ribaltato completamente la storia di Repubblica: per la prima volta il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari, infatti, si sposta un po' più a destra, come sottolinea il Fatto Quotidiano.
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Elkann del resto ha sempre voluto un "quotidiano occidentale e liberale" e Molinari gli garantisce una collocazione atlantica e un debole sentimento europeista. Ma non solo. Molinari dovrà occuparsi della riduzione di pagine e risorse, pensionamenti anticipati, contratti di solidarietà, incentivi all'esodo, in totale almeno 150 uscite in organico e un ampio sfoltimento delle redazioni regionali. Una missione difficilissima, insomma, quella dell'ex direttore de La Stampa: ricollocare "un po' più a destra" il quotidiano che, eccezion fatta per il manifesto, sta più a sinistra. E soprattutto farlo dopo la gestione-Verdelli, che a Repubblica aveva dato una forte identità, molto sbilanciata verso sinistra, ancor di più rispetto alla tradizione. L'azzardo di Elkann, ci si chiede, è possibile=