Coronavirus, la profezia inquietante di Papa Giovanni: durerà sette anni
Il coronavirus non finirà a breve, perlomeno questo è quanto affermato da "Le profezie di Papa Giovanni XIII", il controverso volume uscito nel 1976 a firma di Pier Carpi. Qui, tra le presunte premonizioni attribuite ad Angelo Roncalli, spunta anche quella dedicata all'epidemia che sconvolgerà il mondo. "È il tempo dei due imperatori", si legge verso la fine del libro delle previsioni che vanno dal 1935 al 2033. Il riferimento ai due imperatori secondo l’autore è legato a due Papi rivali, a Benedetto XVI e Francesco. A questo punto della storia "si alzano le grida e le barriere della contesa". Un morbo che assomiglia alla pandemia ferma gli eserciti, il primo imperatore "muore di fame", il secondo "nel deserto è assalito dagli animali della pestilenza, sconosciuti".
Carpi ci vede i segni della fine dei tempi, sette anni di pestilenza e carestia seguiti dal caos. Ma quelle che possono essere interpretate come semplici suggestioni non si fermano qui: nel libro si parla del "Papa scalzo" che troverà la morte quando tornerà nel suo paese natio (sarà certamente un caso - scrive a riguardo Il Tempo -, ma Bergoglio nonostante i numerosi viaggi apostolici nella sua Argentina ancora non si è fatto vedere). Un caso, questo, che inquieta e non poco. A maggior ragione se lo si legge in questo delicato momento.