Flavio Briatore contro Andrea Scanzi: "Lui non gradisce le mie babbucce, io la sua barbetta e la sua catenina da filosofo"
Flavio Briatore non le manda a dire ad Andrea Scanzi e scrive al Fatto Quotidiano. La lettera del noto imprenditore giunge dopo un articolo sul quotidiano di Marco Travaglio firmato dallo stesso Scanzi, impegnato a criticare Briatore e i suoi interventi in tv. Il primo punto su cui il dirigente sportivo vuole far chiarezza è la frase "Briatore sapeva tutto". "A sapere tutto - replica - non ero io ma il ministero della Sanità e questo già dal 5 gennaio, quando una nota dell'Oms avverte della presenza e aggressività dal virus Covid-19. Questa informazione era da diffondere a tappeto ma è stata taciuta".
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Ma non finisce qui. "Briatore non l'ascolta nessuno" ha scritto Scanzi ed ecco che il diretto interessato controbatte: "Sarò lontano da popolarità e gradimento di Scanzi ma i miei profili social hanno più di un milione di follower, i miei post (di un libero cittadino che non appartiene a nessun carrozzone politico) raggiungono ogni mese oltre 20 milioni di persone". Poi la conclusione più leggera: "Scanzi non gradisce le mie babbucce a me neanche piacciono la sua barbetta e la sua catenina da filosofo. Ma i gusti son gusti".