Massimo Galli sul coronavirus: "Stop alla movida, chiudere tutto o i giovani infetteranno i nonni"
Massimo Galli dirige il reparto di malattie infettive che ha affrontato la prima ondata di malati colpiti dal coronavirus in Italia, quello del Sacco di Milano.. "Bisogna restare in casa soprattutto agli anziani dico che è meglio avere meno contatti con altre persone. Chi ha una certa età, se prende la malattia rischia. Va bene essere fatalisti ma perché andarsene prima del previsto per uno stupido virus?", spiega in una intervista a Repubblica in edicola lunedì 9 marzo..
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Il virologo poi lancia un allarme: "Gli adolescenti si considerano immortali, ci siamo passati tutti. Ma così rischiano di avere la responsabilità di portare a nonni e genitori un cliente assai più dannoso che per loro. A costo di essere detestato, dico che i locali e i punti di aggregazione vanno chiusi pure nelle regioni non ancora intensamente coinvolte dal problema. In tempi brevi non saranno più sufficienti le misure prese per la quarantena. Molte persone non hanno una casa adatta all' isolamento. È ora di requisire qualche albergo. Dobbiamo tentare di contenere un' ulteriore espansione del virus. Molti buoi sono già scappati ma per ricondurne almeno un po' nelle stalle bisogna interrompere la catena di contagi. Per capire come si metteranno le cose ci vorrà del tempo. Ma non ci dobbiamo meravigliare se ci sarà un ulteriore incremento significativo nei prossimi giorni. E noi speriamo di reggere".