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Lorenzo Fioramonti, l'università dove era direttore: "Fondi e gestione da autocrate", incastrato da due mail

Caterina Spinelli
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Da ex pentastellato ad "autocrate". Lorenzo Fioramonti nel mirino dei colleghi per la gestione di GovInn, il centro di ricerca in scienze politiche dell'Università di Pretoria (Sudafrica) in partnership con l'istituto francese di agronomia Cirad. Il ministro dell'Istruzione da poco dimissionario avrebbe lasciato "un disastro da ricostruire". Come riportato dalla Stampa Fioramonti è accusato di numerose "improprietà nella gestione dei fondi" e "allocazione errata di fondi (per uso personale)". Le critiche sono tutte mosse all'interno di un audit, la valutazione economica della correttezza dei dati di bilancio e delle procedure di un'azienda, firmata proprio da Cirad.  "Sebbene sia considerato un 'leader visionario' - inizia così il report - con reti profonde con finanziatori europei, in particolare con la Commissione europea, le impressioni su di lui che abbiamo ottenuto da diversi ex e attuali membri del personale GovInn sono quelle di un 'autocrate ispirato'". E ancora, sempre più scomoda: "Il leader visionario ha difetti, che hanno avuto conseguenze negative per la reputazione del Centro GovInn all'interno dell'Università di Pretoria". Ma la questione si fa più spinosa quando La Stampa riferisce di due mail ricevute da Fioramonti. Leggi anche: Lorenzo Fioramonti attacca M5s: "Il dissenso non è ammesso: o esci o taci" Mail che se fossero veritiere smonterebbero la difesa dell'ex ministro dimessosi perché il governo non aveva consesso abbastanza miliardi alla scuola. Una delle due missive è infatti datata 2 ottobre, qui Maxi Schoeman, rappresentante del Decano dell'Università, annuncia a tredici colleghi docenti e ricercatori che Fioramonti tornerà entro il 1 maggio 2020, così come negoziato già da ottobre: tre mesi prima di lasciare l'esecutivo Conte. Intanto larga parte dello staff del suo centro avvisa: se torna lui ce ne andiamo noi. 

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