Aldo Grasso contro la De Gregorio: "Madame Bovary del progressismo finto-sexy"
Il critico del Corriere della Sera stronca la nuova trasmissione della firma di Repubblica: "La cultura trattata come pane al mercato"
Esordi televisivi stroncati. Lo specialista è Aldo Grasso, critico del piccolo schermo del Corriere della Sera, nonché ex presidente della Rai. Le sue rasoiate sono celebri. In pochi si salvano. E non si salva nemmeno Concita De Gregorio. La sua, però, non è una semplice bocciatura. L'ex direttrice dell'Unità e attuale firma di Repubblica viene letteralmente demolita. Grasso viaggia sul sottile filo dell'ironia, si scaglia con veemenza contro l'icona salottiera che Concita rappresenta, smonta il totem radical chic. "Là dove c'era Augias - esordisce - ora c'è Concita. A spezzare il pane quotidiano della cultura, a spezzarlo per noi". La trasmissione, in onda su Rai3, si chiama infatti Pane Quotidiano. Il critico televisivo di via Solferino prosegue: "Concita De Gregorio è la perfetta incarnazione della professoressa democratica, regina dolente del ceto medio riflessivo e della correttezza politica, Madame Bovary del progressismo finto sexy". Quindi le critiche alla trasmissione: "Invita ospiti portatori di libri 'importanti', perché lei, alla Cultura, ci tiene: libri da Festival della letteratura, libri che 'ti cambiano la vita', libri di amici". Grasso fa una raccolta degli stereotipi incarnati da Concita, e ne ride, li ridicolizza con leggerezza e maestria. In chiusura, un siluro contro la concezione di Cultura della Concita stessa: "Quando si afferma che la cultura deve servire (come fa la De Gregorio, ndr), si privilegia l'utilità nei confronti della cultura. Che, invece, è dubbio, effrazione, sprezzatura". Insomma, la cultura non è "il pane" che, spiega Grasso, la De Gregorio spezza in tv ogni giorno, comwe fosse una qualunqe, seppur nobile, panetteria.