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Giannino scende in campo con Fare: "Da soli, no a Monti tutto tasse, Berlusconi impresentabile"

Il leader di Fare per fermare il declino esclude (per ora) alleanze: "Mai col Pd della patrimoniale. Il Cav? Impresentabile"

Giulio Bucchi
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  Monti? "Una fortissima delusione: non ci vuole un master in economia per capire che il mix tutto tasse non funziona". E il "cambio di marcia"? "Purtroppo non è mai arrivato". Oscar Giannino scende in campo con la sua lista Fare per fermare il declino e gareggerà da solo, da outsider, senza chiudere a priori ma, per il momento, rinunciado ad alleanze. No a Mario Monti (che, ricorda, "non mi rispondeva"), no al Pd della patrimoniale, no a Silvio Berlusconi e no pure a Gianfranco Fini, che nei giorni scorsi ha pensato al giornalista liberista per rimpinguare un po' l'elettorato. Giannino show per Fare: guarda il video su LiberoTv   Oscar ne ha per tutti - "Berlusconi è impresentabile - dice Giannino alla stampa inaugurando la sede romana del movimento -. Il Pd si allea con Sel e mette sul tavolo una patrimoniale che ci vede contrarissimi, mentre Renzi è stato sconfitto e i suoi uomini sono tenuti ai margini del partito". Poi c'è il premier Monti, al quale Giannino riconosce in merito "di aver ridato credibilità all'Italia", ma che tuttavia "non convince con la sua agenda. Oltre a non averci ricevuto nonostante le nostre richieste". E così con Fare "ci gettiamo nella mischia", "restando attenti e prestando attenzione" a quel che accade intorno. "Nel centrodestra - chiarisce - non ho capito chi sta con Berlusconi e chi invece vuol voltare pagina: parlo della Lega ma anche dello stesso Pdl". Nel   Carroccio, dove l'intesa con i pidiellini appare ancora in salita, "vedremo quello che dicono i vari Maroni, Tosi, Salvini...". Per ora Giannino è capolista in diverse circoscrizioni, poi, "salvo cambiamenti dell'ultim'ora", sarà candidato premier. "Mi trovo a fare il front-runner - spiega - ma la vivo come una cosa impropria. Metto a disposizione la mia esperienza nella speranza che serva, ma spero di dismettere questa veste al più presto". In attesa di capire chi imbarcherà Monti, insomma, resta un no senza se e senza ma "all'impostazione 'tutta tasse' di Monti, senza alcuna discontinuità con la ricetta Tremonti".  

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