Il Senatùr non molla:"Pronto a ricandidarmi"
Per sei volte parlamentare (una volta al Senato e cinque volte alla Camera) dal 1987, Umberto Bossi si prepara alla sua settima legislatura. Lo ha detto oggi ai giornalisti, che gli chidevano del suo futuro politico. "A meno che la Lega decide di non venire più a Roma e passare a mezzi più espliciti, più rumorosi". Ovvero (ed è un suo vecchio cavallo di battaglia) "tirare fuori i fucili e raggiungere la forza nelle regioni del Nord". Lo diceva negli anni Novanta, dopo la rottura con Berlusconi e lo dice ancora oggi che la Lega comanda in Piemonte e in veneto e governa (seppur ancora per poco) anche in Lombardia. In sintesi, ha spiegato il Senatùr, sarà "o lotta in Parlamento o lotta popolare". Di una cosa però Bossi si dice certo: "Non sarò mai e poi mai senatore a vita, è una cosa che non accetterei mai. Senatur sì, ma per scelta popolare". Bossi è anche stato quattro volte parlamentare europeo e ministro della Repubblica. Lo scorso aprile ha dovuto lasciare la carica di segretario federale della Lega Nord in seguito allo scandalo che ha coinvolto alcuni membri della sua famiglia, accusati di utilizzare per scopi privati i fondi del partito.