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Schulz racconta: La mia lotta contro l'alcolismo

Martin Schulz

Il presidente dell'Europarlamento rivela alla stampa tedesca la sua gioventù scapestrata

Andrea Tempestini
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Ve lo ricordate, il "kapò" Schulz? Ve lo ricordate il buon Martin, uno dei più fieri oppositori di Silvio Berlusconi in Europa, protagonista insieme al Cavaliere dell'indimenticabile duello che ormai risale al 2003? Ecco, il "kapò" ha deciso di parlare della sua gioventù scapestrata, del suo piccolo segreto: l'alcolismo. In una lunga conversazione alla Suddeutsche Zeitung, proprio nel giorno della consegna del Nobel per la pace all'Unione Europea, Schulz ha vuotato il sacco sulla sua gioventù scapestrata. Una vita borderline - Il "kapò" racconta di essere uscito dal tunnel con molta fatica e grazie al fratello, medico ospedaliero. Per il più giovane sindaco della Nord Renania Vestfalia, il rischio di una vita da "outcast", di un'esistenza borderline è stato altissimo. Ha cominciato ad alzare il gomito dopo un grave infortunio al ginocchio che ne aveva irrimediabilmente compromesso la sua carriera da calciatore: per la delusione cominciò a bere. Quindi abbandonò il liceo, fu licenziato dalla libreria dove lavorava e restò disoccupato. La sua vita stava andando a rotoli. Una notte si decise, e chiamò il fratello per chiedergli aiuto. Da quel momento iniziò la riabilitazione che lo portò al riscatto: all'apertura di una libreria, alla poltrona di sindaco e...al duello con Berlusconi.   Il sondaggio. Schulz: "Ero alcolizzato" Secondo voi ha smesso?    

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