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Casini dà i numeri: lancia il Montibis, condanna la politica ma salva se stesso

Il leader Udc, non riuscendo a collocarsi tra Pd e Pdl, si lancia nella corsa per il Monti bis

Roberto Procaccini
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Esce allo scoperto e lo mette nero su bianco: l'Udc lavora per il Monti-bis. Al termine di un lungo (e finora infruttuoso) corteggiamento con il Pd e davanti a un difficile dialogo con il Pdl, Pierferdinando Casini sceglie la terza via: correre da solo alle Politiche con l'intento programmatico di mantenere Mario Monti a Palazzo Chigi e organizzare un esecutivo a trazione tecnica. "La premessa è il consenso popolare" dice Pierferdy: dopo che le amministrative della primavera 2012 (quando si è votato in oltre 900 comuni) hanno sancito la fine del fantomatico Terzo Polo (l'asse Udc-Fli di Gianfrancro Fini e l'Api di Francesco Rutelli) ora Casini punta tutto sui Prof. Gli argomenti dello statista - "Noi lavoriamo perchè alle prossime politiche - dice testualmente Casini - Monti sia richiamato in servizio permanente effettivo e sia investito dalla gente della possibilità di  continuare a lavorare". Pierferdinando è così contento del lavoro dell'ex rettore della Bocconi da affermare: "Oggi deve essere ancora la politica a richiamare questo presidente del Consiglio e dirgli: 'Continua, fai un governo e cerca di risolvere i problemi con lo spirito con cui li hai affrontati". Casini individua l'origine di tutti i problemi dell'Italia: la sua classe politica: "I governi di destra e di sinistra negli ultimi vent'anni - riepiloga - non sono stati in grado di affrontare la crisi del Paese. E oggi - prosegue - non vediamo un'alternativa alla credibilità e affidabilità di Monti". La sviolinata per il prof non finisce qui: a sentire Casini, Monti "non è l'uomo della Provvidenza, farà gli errori che fanno tutti, ma ha un grado di riconoscibilità esterna e di credibilità che da tempo mancava nella politica italiana". Il requiem per i partiti - Casini è convinto che sia ancora il momento di Monti, dunque, perché la politica italiana non ha saputo governare la crisi e ancora oggi non dà garanzie. A proposito dei politici, Pierferdinando dice: "Io apprezzo tutti i miei colleghi e anche gli aspiranti colleghi, ma francamente ritengo che nessuno abbia la professionalità internazionale di Monti. La politica - sentenzia - non è stata buona a risolvere i problemi degli italiani e ha chiamato lui". Ma se Monti deve sostituire questa politica incapace, Casini (in Parlamento dal 1983) che ruolo dovrebbe avere nel governo dei Prof?

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