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Baffino latifondista: "Compro terra e creo occupazione"

Massimo ha venduto l'amata barca vela. E al Messaggero dice: "Con quei soldi ho preso un terreno per smuovere il Pil". Ma quanto è grande questo fondo agricolo?

Roberto Procaccini
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L'umiltà di Massimo D'Alema è proverbiale: ora compra un fondo agricolo e racconta di aver smosso il Pil, dando esempio al partito. Baffino, intervistato dal Messaggero, dopo una seriosa intervista sullo stato del Pd, del centrosinistra, del Paese, dell'Europa e del mondo, chiude con una pillola di vita privata. "Ha venduto la sua barca a vela Ikarus?" gli chiede il giornalista. "Venduta, purtroppo. Siamo in tempi di austerità - argomenta l'attuale presidente del Copasir - ho impiegato tutti i miei risparmi in una piccola attività agricola per - udite udite - generare lavoro e promuovere la crescita del Pil. Esattamente come propone il Pd". Allora, non conosciamo il valore dell'amata barca a vela del leader Massimo, nè tantomeno l'ammontare dei risparmi di uno che sta in Parlamento dal 1987. Ma le dichiarazioni di D'Alema sollevano qualche perplessità: o si è comprato un latifondo ampio come il suo Salento, roba da cotton welt americano (dove i possidenti fondiari si spostano in elicottero nei propri terreni), oppure Massimo dimostra ancora una volta di avere una concezione abbastanza alta di sé. Insomma, se acquistando un terreno crede di poter dare in un colpo solo impulso all'occupazione e al Prodotto Interno Lordo, oltrechè esempio della politica economica del suo partito, qualcosa nel suo ego è ipertrofico. E la prossima volta che Massimo compra la macchina nuova che succede, fa partire la ripresa del settore automobilistico?

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