Brucia il capannone dei cinesiIl leghista: Tutti vivi? Che peccato
Lo "scivolone" postato su Facebook poco dopo lo scoppio delle fiamme in una fabbrica alle porte di Milano. Ora Ferrabue rischia l'espulsione
“Nessun morto? Che peccato. Sarà per la prossima volta". E' la frase postata su Facebook dal segretario della sezione del Carroccio di Bovisio Masciago, Patrizio Ferrabue, che ha commentato così l'incendio che ieri in Brianza ha distrutto una ditta di giocattoli in cui lavoravano solo operai cinesi. Ora il politico rischia l'espulsione dal partito e l'incriminazione per istigazione all'odio razziale. La vicenda - Un enorme deposito di giocattoli cinesi è andato in fiamme ieri sera, tra Brugherio e Monza, nel cuore produttivo della Brianza. Un incendio che ha prodotto altissime colonne di fumo visibili anche da Milano. L'incidente non è sfuggito ai leghisti brianzoli che hanno colto l'occasione per lasciarsi andare a commenti dai toni razzisti. Scambiando due battute con altri utenti, Ferrabue ha chiesto: “Quanti cinesi morti?”. La risposta: “Nessuno…” E lui ribatte: “Vabbè sarà per la prossima, però che peccato!!!!”. Tutte questo accompagnato da una faccina sorridente. Oggi i messaggi sono scomparsi da Facebook ma ad immortalarli e renderli pubblici ci ha pensato Daniele Sensi che li immediatamente pubblicati nel suo blog. I precedenti - Adesso, Patrizio Ferrabue potrebbe far la stessa fine dell'ex capogruppo della Lega Nord nel consiglio comunale di Udine, Luca Dordolo, espulso dal movimento nel mese di giugno dopo aver scritto un post razzista riguardante un episodio di cronaca nera: una donna indiana uccisa dal marito era stata gettata nel Po, lui se l'era presa con l'assassino, colpevole di aver “inquinato il sacro fiume”. Non soddisfatto, Dardolo, che ad agosto è stato rinviato a giudizio per istigazione all'odio razziale, nelle scorse settimane Dordolo era tornato a colpire, postando l'immagine di un orango accanto a quella di Mario Balotelli, commentando “Ma sono uguali!!!”.