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Difende il Cav e si traveste da Ilda: i giudici le negano l'acqua

Deposizione tribolata in Aula per Marysthelle sul caso Ruby. Quando chiede di bere la corte storce il naso: "Così si distrae"

Giulio Bucchi
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Parla di Silvio Berlusconi, lo difende, finisce addirittura per citare Ilda Boccassini in una deposizione-choc. Ovvio che Marysthelle Polanco qualche moto di stizza nel collegio giudicante del processo Ruby l'abbia strappato. Due ore e passa di dichiarazioni, alcune-bomba come quella in cui l'appariscente 29enne di Santo Domingo ricorda di essersi vestita da Boccassini (sì, proprio la rossa pm nemica giurata dell'ex premier da tempo immemore) per allietare le feste di Arcore e far divertire gli invitati. I giudici e l'accusa interrogano, lei risponde con discreta calma e innegabile charme (dai capelli platino cortissimi alla collana, dalla ammiccante scollatura alle scarpe tacco 12 da passerella, più che aula di giustizia). Insomma, la teste fa di tutto per tenere la testa alta e respingere le accuse di prostituzione rivolte a Berlusconi. E i giudici, infastiditi, le negano l'acqua. Quando la Polanco, stanca, chiede di poter bere le indicano la bottiglietta di plastica. La ragazza ribatte: "E' usata". O quella o niente, è la replica. E quando Niccolò Ghedini, avvocato difensore del Cav, le rimedia una bottiglietta nuova e gliela porge, immediato il niet della Corte: "Altrimenti si distrae".

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