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Sea Watch, Vittorio Feltri: "Perché Carola Rackete è ai domiciliari e non in galera"

Cristina Agostini
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Alcuni giorni orsono Libero ha pubblicato una notizia raccapricciante: un tizio innamorato perso di una donna più grande di lui, nel senso dell' età, è stato arrestato perché mandava troppi mazzi di fiori alla persona per cui spasimava. L'accusa, molestie. Il provvedimento, secondo me troppo severo, probabilmente è stato emesso in ottemperanze alla legge. Ma posso dire che si tratta di una norma del cacchio, esattamente come quella in base alla quale sono stati concessi gli arresti domiciliari a Carola, la capitana della nave attraccata in Italia mediante uno sfondamento criminale, che ha rischiato di uccidere un certo numero di guardie di finanza. La marinaia teutonica in fondo, e anche in cima, è stata considerata quale principessa, rispettata, non ammanettata e infine dolcemente, molto dolcemente, trasferita in casa di un ignoto amico pronto ad ospitarla. In pratica non le hanno torto un capello e la cosa non ci dispiace, però ci sorprende. Il donatore seriale di omaggi floreali è stato sbattuto in carcere senza aver commesso alcuna violenza, ma solo perché rivelatosi un gran rompicoglioni, mentre colei che pretendeva di rifilarci contro ogni regola un pugno di clandestini, pur colta in flagranza di reato, è stata ricevuta sul suolo italiano come gradita turista, una brava ragazza dal buon cuore meritevole di essere osannata quale benefattrice di neri. Quando, viceversa, ella è soltanto una che ha violato i principi dello Stato di diritto. Una operazione repellente che pone in evidenza macroscopiche ingiustizie che gridano vendetta al cospetto di Dio, ammesso che l' Altissimo si occupi delle nostre miserevoli vicende nazionali. Leggi anche: "Ingerenza tedesca inaccettabile". Paolo Becchi contro la Germania (e la grande "assente" Trenta) Addirittura, il sindaco di Napoli, De Magistris, ex magistrato salito alla ribalta per inchieste discutibili, ha dichiarato senza manco arrossire di vergogna: «Ringrazio Carola per aver avuto il coraggio di disubbidire». L' elogio della illegalità non dovrebbe passare in cavalleria. Ma il fu pm non è stato l' unico a fare la pipì fuori dal vaso. Vari parlamentari, tra cui l' ex ministro Delrio, finto renziano, medico che ha mandato la medicina alla malora, si sono recati a bordo della imbarcazione olandese allo scopo di manifestare solidarietà alla signorina che ha sputato sulle nostre disposizioni nazionali. Costoro, a mio modesto giudizio, sono sospettati di favoreggiamento. Tuttavia, nessuno li perseguirà, mica sono giornalisti che hanno titolato così le vicende romane: «Patata bollente». Prevedo che Carola sarà liberata nel giro di qualche minuto e rispedita in Germania. Altro che punizione analoga a quella del signore che inviava boccioli alla sua bella. di Vittorio Feltri

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