Vittorio Feltri, la drastica verità su Luigi Di Maio: "I grillini moriranno perché sono inetti. E Salvini..."
I grillini partirono lancia in resta contro la corruzione con una ingenuità enorme forse pari soltanto alla malafede e all' ignoranza. Non sapevano o fingevano di non sapere: in ambito pubblico e privato le ruberie sono parallele alla storia del mondo. La finta lotta ai furbi e ai ladri infatti è antica e hanno sempre vinto i furfanti, contaminando gli onesti presunti quali i penta stellati che hanno scoperto così il piacere di grattare. Non è il caso né di stupirsi né di stracciarsi le vesti. L' uomo resiste a tutto tranne alla tentazione di appropriarsi della roba altrui. Quindi cari amici Becchi e Palma non illudetevi. Il Movimento 5 Stelle non ha perso voti perché ha rivelato di avere le stesse debolezze che contraddistinguono gli altri partiti - roba normale - bensì perché ha attuato una politica velleitaria, retrograda e complessivamente fallimentare. Si è fissato sulla decrescita felice, una idiozia sesquipedale, sul reddito di cittadinanza, una forma evoluta di accattonaggio organizzato, e soprattutto non ha seguito la linea di Salvini, l' unico segretario e governante che abbia interpretato le aspettative del popolo. Il risultato è sotto gli occhi di chiunque: coloro che, invidiosi del successo di Matteo, cercano disperatamente di osteggiarlo con argomenti capziosi, invece di recuperare o almeno mantenere consensi, li disperdono. Ovvio. Contrastare il capo leghista significa contrastare il sentire della gente. Più lo contrasti e più vai in retromarcia. Di Maio povero figlio campano, criticando aspramente il proprio socio e rivale per le sue scelte sulla immigrazione, è riuscito a compiere una impresa ardua: ha dissipato oltre il 30 per cento dei suffragi ottenuti alle elezioni di un anno fa. Complimenti. Anche il centrodestra (esclusa la Meloni) rifiutandosi di stare a ruota del Carroccio, magari superandolo su certi temi sensibili, lo ha ostacolato disgustando gli italiani, stanchi morti di sopportare le retoriche pseudoliberali. L' esito di tale comportamento dissennato è stato nefasto. Forza Italia arranca e difficilmente alle europee supererà il 10 per cento. I cattolici sono praticamente scomparsi. Il Pd esulta per uno zerovirgola guadagnato con la nuova segreteria, patetico. E i bulletti di Grillo, a prescindere dai ragazzi colti con le mani nella marmellata, vanno irresistibilmente indietro, più veloci dei gamberi che a forza di retrocedere finiscono in padella. Becchi e Palma, le vostre elocubrazioni sono interessanti, utili per sviluppare discussioni salottiere, ma la realtà è terra terra e detta legge. Se Salvini sale nei sondaggi non è un caso, e non è un caso neppure che le luminose stelle si stiano spegnendo. di Vittorio Feltri